Ptech è sempre interessata alle diverse applicazioni dei funghi non solo nel settore ambientale, nella quale è leader, ma anche in nuove aree innovative non ancora esplorate.

Ptech ricerca, sviluppa ed utilizza micro funghi, in collaborazione con la Università di Genova DISTAV, allo scopo di risanare aree inquinate da idrocarburi o metalli pesanti, morchie di serbatoi.

Sono in corso studi per l’utilizzo dei funghi per il risanamento dei sedimenti portuali, ovunque in Italia.

Vi sono tuttavia delle applicazioni alternative dei funghi che tendono a crescere su qualsiasi materiale organico contenente cellulosa; possono così svolgere un ruolo di aggregante naturale per ottenere nuovi materiali da scarti, derivanti dall’agricoltura o dal processo manifatturiero.

Questo processo è stato industrializzato dalla Mogu Srl di Varese che ha creato un nuovo prodotto: Mogu.

I settori nei quali può trovare impiego questo nuovo bio materiale spaziano dalla bioedilizia, all’arredamento, all’industria dell’auto, all’imballaggio. La materia prima su cui avviare la coltivazione dei funghi può essere diversa a seconda del proprio ambito produttivo: paglia di grano o di riso, lolla di riso, segatura, gusci, ma anche cascami della lavorazione della fibra tessile.

E’ necessario solo selezionare i funghi adatti a valorizzare in modo utile e creativo le biomasse di scarto di cui si dispone, che spesso rappresentano un problema ambientale e un costo per lo smaltimento a norma di legge.

Queste le principali categorie:

  • MOGU Floor - Mattonelle resilienti per la produzione di pavimentazioni morbide, a partire da fibre lunghe, e rifiniti con bio-resine durevoli, in grado di rispettare gli standard richiesti per tali applicazioni
  • MOGU Wall - Pannelli di design con particolari caratteristiche acustiche, caratterizzati da una bassa densità e da un design unico; l’altra particolarità è la superficie vellutata dei prodotti che non ha paragoni con materiali tradizionali in commercio per applicazioni analoghe

MOGU Box: linea dedicata all’imballaggio secondario nei settori alimentare e cosmetico o del lusso. Bassa densità (80 kg/m3), resistente ai carichi e agli impatti, sostituisce bene il polistirolo soprattutto nelle applicazioni di spedizione e trasporto. Queste applicazioni sono state sviluppate in collaborazione con clienti finali e sono il focus di un progetto europeo Horizon 2020 (Agrimax) finanziato nell’ambito del Bio Based Industry.


MOGU Garden: linea dedicata ai prodotti per agricoltura e giardinaggio. Smaltire contenitori di plastica, vasi di terracotta, film in polietilene usati nel settore agricolo possono creare problemi, anche economici; di solito vengono conferiti nei rifiuti indifferenziati, ma nei casi peggiori anche abbandonate in discariche abusive. I contenitori Mogu invece possono essere trapiantati direttamente nel terreno insieme alle piante. Mogu sta sviluppando nuovi vasi “biodinamici”, realizzati con miceli che vivano in simbiosi con le piante a cui il vaso è destinato.